
Bugie a colazione di Joanne Bonny
Dopo “C’eravamo tanti odiati”(clicca qui per leggere la recensione), torno a parlavi di Joanne Bonny con Bugie a colazione. Il libro è come sempre pubblicato da Newton Compton Editori, disponibile in versione cartacea ed ebook.
La trama
Cento euro e tre mesi di tempo. È tutto quello che Sveva ha a disposizione per fondare un’impresa di successo, se non vuole che il nonno, uno degli uomini più ricchi di Milano, le tagli i fondi costringendola a vivere per sempre come una comune mortale.
Tre mesi in cui Sveva sarà costretta a rinunciare alla sua sfarzosa vita fatta di party esclusivi, shopping da capogiro, vacanze esotiche e persino al suo meraviglioso attico, sostituito da un monolocale in periferia, infestato da scarafaggi e vicini poco raccomandabili.
Basta un solo giorno perché Sveva comprenda di non avere alcuna chance di vincere la scommessa col nonno. E così, quando si profila la possibilità di sposare il ricchissimo e affascinante Lorenzo De Vallis, Sveva pensa di coglierla al volo.
Ma deve resistere fino al suo ritorno dalla trasferta negli Emirati Arabi… Nell’attesa che il principe azzurro arrivi a salvarla dai water incrostati del suo lavoro temporaneo in un hotel e, soprattutto, dai vestiti di seconda mano, Sveva si trova costretta a imparare l’arte della sopravvivenza. E
chissà che la sua nuova vita, complice un incontro inaspettato, non riesca a farle scoprire qualcosa di nuovo su di sé…
Bugie a colazione è una fresca commedia romantica che ci trasporta direttamente nella Milano bene, anche se per poco.
Sveva è una ventiquattrenne ricca e viziata che passa il suo tempo tra party esclusivi, viaggi, sfilate; sfrenatissimo shopping e post da milioni di follower sul suo profilo Instagram. All’apparenza, la sua vita è spensierata, ma suo nonno ha in serbo un altro percorso per lei. All’ennesimo shopping pazzo, le taglia ogni fondo e le da come ultimatum. Se riuscirà a creare un’impresa entro il compimento dei suoi venticinque anni (tre mesi di tempo), per cui esserne orgoglioso, le restituirà ogni suo bene.
Improvvisamente Sveva si trova in strada con un soldo di cacio e alcun aiuto se non la sua inventiva.
Inimmaginabile, ma se la cava grazie anche alla chiamata inaspettata ma non generosa di una sua pro zia. La pro zia le offre un lavoro come cameriera ai piani del suo grande prestigioso hotel.
Da principessa a sguattera, ma proprio nei “bassi fondi” Sveva impara l’importanza di avere uno scopo giornaliero. Impara cosa significa gioire di un piccolo successo e crescere dalle amare sconfitte.
In tre mesi Sveva si trasforma, o forse emerge la vera se, combattiva, forte, temeraria, solare e per nulla materialista, seppur amando la bella vita e gli oggetti di lusso, sia inteso.
Una scrittura fresca, seppur non scorrevolissima rispetto ai precedenti romanzi, ci accompagna in un meraviglioso viaggio di crescita interiore, a cui, noi tutti, siamo un giorno chiamati a fare.
I libri precedenti dell’autrice
- Ho sposato un maschilista – clicca qui per leggere la recensione
- Ci vediamo domani se non piove – clicca qui per leggere la recensione
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Chiara R.