
Il cane che non sapeva abbaiare di Barby Keel
Per tutti gli amanti degli animali, Il cane che non sapeva abbaiare di Barby Keel è il libro ideale. Pubblicato in Italia dalla Newton Compton Editori, in versione cartacea ed ebook.
Acquistato on line in lingua originale, si contribuisce a sostenere il ricovero Barby Keel Animal Sanctuary, aiutando gli animali.
La trama
Uccellini caduti dal nido, furetti dispettosi, pavoni impettiti… Nel corso degli anni Barby Keel ha accolto ogni sorta di animali nel suo rifugio nella campagna inglese.
Migliaia di cani e gatti, grazie a lei e al suo staff, hanno trovato una casa. Ma Gabby, una cucciola di Terrier dagli occhi dolci e terrorizzati, non assomiglia a nessuno dei casi che Barby ha affrontato in precedenza.
Gabby ha trascorso tutta la sua vita dentro una casa. Non ha idea di come giocare all’aperto o come rosicchiare un osso. Non ha mai scavato nella terra o rotolato felice nell’erba. Ma la cosa più insolita è che Gabby non sa abbaiare.
Barby sa che quella cucciola dal pelo dorato nasconde un carattere vivace, ma farne emergere il vero spirito non sarà per niente facile. E mentre si prende cura di lei, Barby si accorge che a volte le vite di un cane e di un essere umano possono incastrarsi come due pezzi di un puzzle.
L’amore di Gabby sarà in grado di ripagarla proprio quando Barby e il suo rifugio ne avranno più bisogno.
Quando trovo un animale in copertina, non c’è trama che non possa catturare la mia attenzione.
Non è la prima volta che leggo libri tratti da storie vere (Avevo solo una manciata di stelle – clicca qui).
Non mi spaventa il fatto che potrebbero commuovermi dall’inizio alla fine. Io amo gli animali più degli essere umani, ed è cosa nota.
Barby Keel è la fondatrice del rifugio per animali maltrattati, abbandonati e indesiderati con sede in Sussex. Ha passato la sua intera esistenza a dare una seconda vita a dei poveri esseri indifesi, spinta da quel puro amore tramandato come un gene da suo papà.
Questo non è il suo unico libro, spulciando on line ho scoperto che ha scritto ben cinque storie vere e di ordinaria “follia” nel suo santuario (clicca qui).
Il cane che non sapeva abbaiare è un libro che fa pensare, commuove senza stringere e soffocare l’animo. Attraverso questo racconto, si comprende quanto possa essere difficile il percorso di un animale abbandonato. Non sempre si conosce il passato degli animali che giungono al rifugio. Alcuni possono essere socievoli e inserirsi bene fin da subito, altri no, possono essere traumatizzati e cosi terrorizzati da non emettere alcun suono, come Gabby.
Quello che emerge è l’amore, la passione, la pazienza che questa donna ha riservato senza riserbo ad ogni animale che ha incrociato lungo al sua strada. Una donna che si è fatta amare, apprezzare, sostenere per le sue gesta.
Chiara R.