Camminare consapevolmente – Come, quando e perché
Non è la prima volta che affronto con voi i meravigliosi benefici del camminare, scrissi anche un articolo in cui spiegavo come l’atto di camminare rientra nel concetto di uno stile di vita sano, ma quest’oggi vorrei parlarvi del “camminare consapevolmente“, cosa significa e quali benefici se ne può trarre.
Il meditare camminando è una pratica comune da secoli in molte civiltà, basta pensare ai noti e storici pellegrinaggi religiosi. Ad esempio, gli sciamani toltechi del Messico usavano praticare le “camminate dell’attenzione”, ovvero attraverso esercizi di direzione consapevole dello sguardo indirizzavano lo sguardo su un punto, per sostenerlo e poi dirigerlo altrove, con il fine ultimo di distogliere la mente dai pensieri che la sovraffollavano.
Si dice che il camminare stesso è la menta del viaggio….ma dove vogliamo andare o arrivare quando camminiamo?
Il camminare è tecnicamente parlando un ottimo esercizio fisico fruibile da tutti, ma è soprattutto un atto spontaneo della nostra esistenza; e ha l’inconsapevole potere di calmare la mente, vincere l’ansia e il peso dei cattivi pensieri. Ciò che facevo da anni, non sapevo avesse un “etichetta”, ovvero “camminare consapevolmente”, e oggi che mi ritrovo a combattere dei mali interiori, mi rendo conto di quanto sia importante purificarsi consapevolmente.
Ciò che ha il potere di affollare la mente e di turbarla 24 ore su 24, non mina solamente la salute interiore di una persona ma anche la salute fisica ed emotiva. Da questo concetto inizio a spiegarvi i benefici del “camminare consapevolmente”.
Immaginate di camminare immersi nella natura, sollevando il naso all’insù sorprendendosi dei colori del cielo, ascoltando suoni, vibrazioni e inebriandosi dei profumi che ogni stagione regala. Già attraverso queste parole capite che il camminare non è un mero atto meccanico, è prendere coscienza, consapevolezza di noi nello spazio che occupiamo, del movimento che ci circonda, significa radicarsi nel presente, radicarsi nel momento che viviamo.
Se decidiamo di ritagliarci 30-40 minuti al giorno per noi stessi, anche in compagnia del nostro amato animale, significa che stiamo prendendo un impegno con noi stessi. Questi 30-40 minuti di camminata non avranno solo il beneficio di alleggerire il corpo e tenerlo tonico e reattivo, avranno il potere di svuotare la mente e di farla riossigenare ma solo se decideremo di guidarla verso il presente, spostando l’attenzione di ogni nostro senso verso tutto ciò che ci circonda.
Con il tempo, anche sbagliando, ho imparato a dedicare solo a me stessa il momento della “camminata”, insonorizzando lo smartphone e lasciando rigorosamente a casa un eventuale ipod. L’unica distrazione che deve esserci tra me e me stessa, deve essere data dal vento, dalla pioggia, dal cinguettio di un uccellino, dall’abbagliare di un cane, dal sorgere del sole che illumina e colora il cielo. Quel momento deve essere consapevolmente mio, perché sarà in quel momento che potrò allontanare le irrequietezze.
Questo significa “camminare consapevolmente”, e i benefici, di cui vi ho parlato, sono ciò che io riscontro da anni e che ho riscoperto ultimamente. Provate ad alleggerire la vostra anima perdendovi in una semplice camminata.
Chiara R.