“La casa dei profumi dimenticati” di Jan Moran

“La casa dei profumi dimenticati” di Jan Moran – Recensione

Tornata alla vita da “desperate housewife”, riprendo in mano la mia lunghissima wish list librosa e ricomincio a leggere da “La casa dei profumi dimenticati” di Jan Moran, romanzo rosa edito da Newton Compton.
La storia è ambientata tra Napa – California degli anni ’50 e Montalcino – Italia degli anni ’20 e ’50. I protagonisti indiscussi sono Caterina e Santo da un lato;  Ava, Luca e Raphael dall’altro.
Santo è un giovane affascinante e promettente viticoltore italiano cresciuto con Caterina a Milles Étoiles, un orfano cresciuto da Raphael e dalla grande famiglia della valle. Caterina e Santo consumano una notte di passione, all’indomani Santo non risponde più alle sue chiamate, la quale inseguito si scopre incinta. Travolta dalla vergogna, delle paure e dall’incredulità di essersi concessa ad un uomo che pensava l’amasse, decide di passare i mesi di dolce attesa lontano da casa, a San Francisco, dove studia. Quando decide di non dare in adozione la figlia, Caterina si sente obbligata a confrontarsi con Ava, la quale la rinnega; decide cosi di partire per l’Italia, dove si trova un casale ricevuto in eredità dalla nonna, che pensava fosse morta anni prima.
Il viaggio in Italia cambia letteralmente la vita di Caterina, scopre un nuovo mondo e nuovi tempi di vita, il cibo italiano e non solo. Giorno dopo giorno scopre un qualcosa di più sul passato dei suoi genitori, Ava e Luca, che credeva fosse morto in un incidente stradale quando era piccola.
Il viaggio nel Vecchio Continente risveglia anche la passione per Santo, il quale la raggiunse in occasione di un’importante gara vinicola a Parigi.
Tra la tranquillità delle colline toscane, la magia della Ville Lumière e i lussureggianti vigneti di Napa, prende vita una delle più intrigate storie familiari, passioni, segreti, e verità nascoste che lasciano sulle spine fino all’ultima pagina.
Vino, amore e segreti sono i temi principi di questo libro. Vino e amore sono onnipresenti, fedeli compagni di vita di Caterina, Ava e Santo; i segreti invece emergono pian piano durante il corso della storia con dei flashback negli anni ’20, che iniziano quando Caterina giunge a Montalcino. Proprio a Montalcino, Caterina scopre che Ava le ha sempre raccontato una storia diversa dalla realtà, ma scopre anche quanto sia stata ferita come donna, moglie e madre da un padre che Caterina aveva sempre idolatrato ma che invece si rivelerà crudele, violento, ossessivo.
Il libro punta sicuramente sulla forza delle donne: Ava e Caterina sono forti, determinare, pronte a difendere i loro affetti e i loro beni in ogni modo, con intelligenza e tenacia.
“La casa dei profumi dimenticati” è una storia d’altri tempi, infatti si parla di quanto vergognoso fosse avere un figlio al di fuori di un matrimonio, di come una donna imprenditrice fosse poco accettata dalla società, al giorno d’oggi Caterina sarebbe una giovane mamma single in carriera, e non desterebbe scalpore come negli anni ’50.
Una storia d’altri tempi che però fa emergere un tema forte e doloroso, ovvero la violenza di un uomo su una donna, la sua malata ossessione per le donne che non può avere, e il problema dell’alcolismo.
“La casa dei profumi dimenticati” è un libro perfetto per chi ama le descrizioni, i paesaggi, gli intrighi, e gli amori travagliati.
Chiara R.
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