Cosmoprof in pillola: Le mie impressioni

Cosmoprof in pillola: Le mie impressioni

Cosmoprof Worldwide Bologna è giunto alla sua 49′ edizione nel 2016, piattaforma per il business della cosmetica e del benessere.
90.000 metri quadrati di superficie espositiva divisi tra:
Cosmopack (packaging e contoterzismo), profumeria e cosmesi, green, estetica e spa, capelli e unghie.
I numeri:

Foto di Chiara R.
Andai per la prima volta nel 2000/2001, insieme ad una mia compagna di Università, emozionatissime per aver ricevuto i free pass dal suo parrucchiere. A parte l’emozione e la curiosità di andare a visitare una fiera dedicata alla cosmesi, di quel anno non ho grandi ricordi, mi rimase un certo senso di insoddisfazione che anche quest anno ho riscontrato, e vi spiego il motivo.
#Sapevatelo
 
Se volete andare a visitare il Cosmoprof, sappiate che è una Fiera di settore, rivolta al 99,99% ai rivenditori e agli agenti delle varie realtà commerciali; poche Aziende hanno voglia di “investire” tempo nel parlare con un cliente finale e una blogger, tranne se non esponete in bella vista il vostro “Press” Pass, in quel caso vi si aprono le porte.
Foto di Chiara R.
Ovviamente ci sono Aziende che escono dal coro come: Biofficina Toscana, La Cremerie, Avril, Faby, e poche altre; che hanno la freschezza e la gioia di illustrarvi tutti i loro nuovi “bimbi”.
Si può acquistare?
 
In diversi stand potete acquistare i prodotti, ma in tantissimi altri no, mera esposizione senza nemmeno grandi informazioni disponibili, ad esempio Essense e Catrice che per farsi perdonare mettono a disposizione, come l’anno passato, un distributore automatico di smalti Catrice; per contro dovete farvi almeno 30 minuti di coda per scegliere il vostro smaltino preferito! In alcuni stand non è nemmeno possibile avvicinarsi con una macchina fotografica, pena l’ira dei suoi addetti!
Per quanto riguarda gli stand dove potete acquistare, il consiglio è quello di andare già con la vostra wish list, perché è letteralmente impossibile guardare, swatchare e chiedere consiglio, non certo per mancanza di voglia del personale dello stand ma per mancanza di spazio, la calca in questi stand è immensa (vedi Inglot). Inoltre, non tutti gli espositori vendono con sconti allettanti!
Padiglione 22 era off limits per i “comuni mortali”, facente parte del settore Profumeria e Cosmesi, peccato perché dall’esterno avevo adocchiato tanti interessantissimi Brand.
Gli show
 
Superato l’ingresso principale e in alcuni altri Padiglioni, alcuni Brand offrivano dei veri e propri spettacoli, io sono rimasta incantata dal ritmo latino degli animatori di L’Anza.
Green Pavilion
 
Per quanto riguarda il Green Pavilion, sinceramente sono rimasta un pochino delusa, sicuramente per chi ama il naturale, bio, ed eco bio, consiglio caldamente di visitare il Sana, dove l’area espositiva a questi addetti di settore è più ampia e ci sono anche più occasioni di parlare e testare i loro prodotti.
Ritornerò? 
 
Se il prossimo anno deciderò di visitare nuovamente il Cosmoprof, sicuramente lo farò il venerdì o il lunedì, sperando in meno affluenza; andrò già con le idee chiare su che padiglioni visitare, prendendo preventivamente appuntamento con le Aziende che mi interessano maggiormente.
Foto di Chiara R.
Guida di sopravvivenza!
 
E’ stato un pò come tornarci per la prima volta, dagli anni 2000 la Fiera si è ampliata, è molto più dispersiva, per cui occorre davvero organizzarsi prima di arrivare sul posto.
Per quanto riguarda l’organizzazione, vi consiglio di:
  • Se non siete tra i fortunati con free pass, press pass & Co., acquistare il ticket di ingresso on line, le code alle casse iniziano prima delle 9.00 a.m., e la Fiera apre alle 9.30 a.m.!
  • Scegliere il mezzo di trasporto più comodo dalla vostra città. Io ho usato treno e bus locali e mi sono trovata benissimo, la città di Bologna per le Fiere è davvero molto organizzata e piena di controlli per garantire la nostra sicurezza.
  • Se decidete di fermarvi più giorni e distante km e  km da Bologna, occorre prenotare mesi prima un Hotel o B&B, per non rischiare di rimanere senza un tetto sulla testa!
  • Vestirsi comodi e a strati, nei padiglioni fa caldassimo, causa luci e folla e di km ne percorrerete, quindi lasciate i tacci a casa!
  • Se optate per il trolley invece dello zainetto, depositatelo al guardaroba; danno davvero sui nervi le persone che si trascinano a peso morto il trolley, calpestandovi i piedi!
  • Portatevi il pranzo da casa. In ogni padiglione c’è un punto ristoro, ma le file sono lunghissime ed estenuanti, inoltre la scelta è abbastanza limitata (pari a zero per chi soffre di intolleranze o ha un regime alimentare vegano/vegetariano), considerando anche i prezzi! Ad esempio, io ho portato un sandwich vegano, due frullà e un bottiglietta d’acqua, stipati nello zainetto, insieme alla giacca e al beauty case.
Spero di avervi fatto un quadro generale e quasi esaustivo del Cosmoprof 2016, ovviamente questo è come l’ho vissuto io e può andare in collisione con i vari racconti che trovate on line, ma con voi voglio essere sincera!
Chiara R.

 

 

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