“Una sera a Parigi” di Nicolas Barreau – Recensione
In queste sere di inverno, non c’è nulla di meglio che accoccolarsi sotto il plaid, con una tazza di tisana fumante e un buon libro. Continua la mia felice lettura dei libri di Nicolas Barreau, questo giovane e timido (cosi lo definisce la critica) scrittore francese che appassiona con i suoi romanzi d’amore.
Protagonista di questo libro è un giovane uomo, proprietario del Cinéma Paradis, Alain Bonnard, che ha ereditato dallo zio non solo il cinema, ma anche la sua passione per i film romantici, appassionati e unici come quelli della vecchia époque, per questo ogni mercoledì sera, in seconda serata, va in scena “Les amour au Paradis”, una rassegna di film d’amore del passato.
La rassegna cinematografica, nata per salvare dalla bancarotta il cinema, esprime a pieno i gusti del giovane proprietario, ed è seguita da pochi ma fedeli clienti, tra cui una bella donna dai capelli color caramello e dal cappotto rosso, che lo colpisce da subito. Solo dopo alcune settimane, Alain rompe il ghiaccio e la invita a bere qualcosa a fine film.
Una settimana non certo priva di emozioni per Alain, la serata romantica con la bella Melanie, e poi l’offerta di prestare al Cinema moderno, per delle riprese di un film, la sua sala cinematografica, un’occasione ghiotta per avere visibilità e guadagnare qualcosa. Da qui nasce tutta la storia, un triller romantico non privo di colpi di scena che coinvolge il protagonista e i co-protagonisti del libro.
Quello che mi piace è l’originalità nel raccontare una storia d’amore. Nei suoi libri, Nicolas Barreau narra sempre dei primi momenti dell’innamoramento, di quando due persone si conoscono e scocca la scintilla, ma c’è sempre un piccolo ostacolo che devono superare prima di coronare il loro amore.
Non meno, è la sua capacità di trascinarti in ogni libro in una via, in una zona della bella Parigi.
Un libro che vedrei bene in scena prossimamente sui maxi schermi!
Chiara R.