Warm-up
Per affrontare al meglio un allenamento in- o out-door è necessario un buon riscaldamento, meglio noto ultimamente con la sua parola inglese “warm-up“.
Il riscaldamento comporta un aumento graduale di 1°-2° della temperatura corporea che determina:
- un aumento della fluidità del sangue con conseguente aumento della temperatura dell’apparato locomotore e dell’elasticità delle articolazioni, ciò determina una riduzione dei casi di strappi e stiramenti muscolari;
- un miglioramento dell’irrorazione sanguigna con conseguente aumento d’apporto di ossigeno ai muscoli interessati, quindi un aumento dell’energia disponibile ai muscoli coinvolti, quindi un aumento della capacità di prestazione;
- un aumento della sudorazione, necessaria per mantenere la corretta omeostasi dell’intero organismo.
Il riscaldamento agisce quindi su:
- tendini,
- muscoli,
- articolazioni,
- apparato cardiovascolare.
Ma qual’è il giusto warm-up?
Non esiste un riscaldamento perfetto, ma esistono varie tipologie di riscaldamento anche specifiche per lo sport praticato, ecco a voi qualche esempio:
- Corsa sul posto=jogging leggero;
- Corsa a ginocchia alte, esercizio che interessa sia gli arti superiori sia inferiori;
- Salti sul posto con la corda;
- Ginnastica sul posto;
- Calci alti alternando le gambe.
Da ricordare che il riscaldamento dovrebbe essere di 5-10 minuti, tempo sufficiente per affrontare la sessione vera e propria di allenamento.
Chiara R.