GINNASTICA POSTURALE – ZONA LOMBARE
Ultima tappa per quanto riguarda questo breve viaggio nel mondo della ginnastica posturale, per dare qualche utile e semplice consiglio a chi è a casa e non sa mai cosa il medico di base intenda quando gli dice “fai della ginnastica e starai meglio!”.
Vi ricordo gli articoli precedenti: Ginnastica posturale – zona cervicale
Ginnastica posturale – Zona Dorsale e Toracica
Anatomia–>
La struttura ossea di questa zona è praticamente strettamente collegata alla zona dei glutei. Si fa riferimento a due parti ossee specifiche, ovvero: la parte finale della colonna vertebrale e il cingolo pelvico.
Della colonna vertebrale si trovano le 5 vertebre lombari e a seguire l’osso sacro composto da 5 vertebre saldate tra di loro, chiude la spina dorsale il coccige, composto dalle ultime 4 vertebre saldate tra di loro.
Il cingolo pelvico è una struttura ossea che comprende il bacino e l’anca. E’ costituito da tre ossa specifiche, ovvero ileo, ischio e pube, nell’adulto sono saldate tra di loro. La saldatura principale avviene in età puberale, la saldatura definitiva intorno ai 24-25 anni di età. La saldatura è fondamentale, perchè sulle ultime vertebre e sul bacino si concentra e si scarica tutto il peso del tronco, ma la saldatura limita anche i movimenti ampi. Infatti i movimenti che il bacino riesce a compiere, anche se limitatamente, sono antiversione e retroversione.
A questa struttura ossea ben saldata si inseriscono gli arti inferiori.
La parte superiore del busto è costituita in uguale misura da una parte scheletrica e una muscolare, nella parte della cavità addominale predominano i muscoli che si aprono in alto con la fine delle vertebre e sono contenute in basso dalla ossa del bacino.
Troviamo in alto il diaframma, che funziona da piano di separazione tra il torace e la zona dell’addome. Muscolo fondamentale per la respirazione, e contribuisce alla propulsione di spinte verso il basso, quindi contribuisce alla contrazione dei muscoli propriamente addominali.
In basso si trovano i muscoli del pavimento pelvico che chiudono la zona addominale sul bacino. Il pavimento pelvico è strutturato similmente al diaframma, ovvero è una fascia muscolare a forma di cupola che sostiene e contiene tutta la zona superiore. E’ composta dal muscolo ischio-coccigeo e dall’elevatore dell’ano.
Davanti si trova il muscolo retto dell’addome, che si inserisce tra la V-VI-VII costa fino al pube. Fondamentale per sollevare e abbassare le pelvi, abbassare le coste contribuendo cosi all’espirazione fino a flettere davanti il busto. Sono muscoli importanti perchè nel loro ruolo di muscoli antagonisti permettono di mantenere eretto il busto e di non farlo cadere all’indietro.
Posteriormente all’addome, vi è il muscolo quadrato dei lombi, posto tra la XII costa e la parte posteriore della cresta illiaca. Contraendosi abbassa la XII costa contribuendo all’espirazione, inclina lateralmente la colonna vertebrale e le pelvi.
Lateralmente vi sono i muscoli obliqui esterno e interno. Il muscolo obliquo esterno è il muscolo più superficiale, il muscolo obliquo interno è poco più in profondità dell’altro. Originano dalla colonna vertebrale e dalla cresta illiaca fino alla spina illiaca e in alto si inseriscono nelle ultime 3 coste.
Infine vi è il muscolo obliquo trasverso, posto più in profondità dei due precedenti, e rispetto a loro, le fasce muscolari di questo muscolo hanno un andamento trasversale che parte dalle ultime coste, dalla colonna vertebrale e dalla cresta illiaca, per andare a terminare nella linea dell’alba addominale, la zona anteriore dell’addome.
Tutti questi muscoli, brevemente descritti, sono fondamentali nella flessione e torsione del busto.
Patologie della zona lombare–>
Il peso del corpo si scarica soprattutto nella zona lombare della colonna vertebrale, formata da vertebre e dischi intervertebrali, che hanno lo scopo di ammortizzare i movimenti. Perciò questa parte della zona è facilmente esposta all’insorgenza di dolori, che possono essere causa di diverse patologie.
Le patologie più frequenti sono:
- lombalgia–> dolore che colpisce la parte bassa della colonna vertebrale, comunemente chiamato “mal di schiena”. Si localizza all’altezza della vita con un’intensità maggiore su un lato rispetto all’altro, oppure irradiarsi ai glutei o lungo tutto la tratta o solo lungo una porzione di gamba, in questo caso si parla di lombosciatalgia. Si può manifestare in modo acuto o cronico: lombalgia acuta dura circa 15 giorni, ed è dovuta in genere ad una lesione di una o più strutture della colonna vertebrale. La lombalgia cronica comporta uno stato di sofferenza cronica, in cui la colonna vertebrale non riesce più a ritrovare l’equilibrio di partenza. Fattori di rischio: componente genetica, fumo, sedentarietà, sovrappeso, postura scorretta (l’80% della lombalgia deriva da quest’ultimo fattore di rishcio).
- colpo della strega–> è un episodio di lombalgia acuta che si manifesta con un dolore localizzato nella parte bassa della schiena. Il soggetto lamenta un senso di estrema rigidità lungo tutta la muscolatura lombare, a causa di questo forte senso di compressione, il soggetto rimane nella posizione in cui ha avvertito il colpo, ricercando il punto di appoggio più vicino. Successivamente, limitando i movimenti, cerca di arrivare ad una sedia o ad un letto, dove si sdraierà e rimarrà immobile. I muscoli dolenti ed eccessivamente contratti riescono in questo modo a distendersi gradualmente fino a consentire dopo qualche ora la ripresa dei primi movimenti. Normalmente il colpo della strega si risolve in 2 o 3 giorni, ma richiede comunque un periodo più lungo per l’eliminazione completa del dolore. Rispetto alla lombalgia, è un evento raro, molto più doloroso e lancinante. I fattori di rischio sono: atteggiamenti posturali viziati, eventi traumatici di varia natura, colpi di freddo, sforzi che comportano eccessive sollecitazioni muscolari e ligamentose, spondilolistesi, discopatie generiche, ernia al disco, disidratazione, degenerazione artrosiche vertebrali.
- lomboscitalgia e lombocruralgia–> Lombosciatalgia è una sindrome dolorosa che dalla zona lombare si irradia all’arto inferiore nella zona del nervo sciatico- e’ espressione di una sofferenza radicolare dovuta da un’alterazione che prende il nome di ernia discale. Lombocruralgia è una sindrome che oltre alle strutture discolegamentose del rachide lombare, interessa anche le radici che danno origine al nervo crurale (L3 e L4). Il dolore comincia dalla regione lombare e si estende verso la regione spinale inguinale ed il ginocchio, lungo la zona di distribuzione del nervo crurale. Questa patologia è dovuta il più delle volte da ernia del disco interposto tra III e IV vertebra lombare e quindi sofferenza della radice L4. I sintomi più noto sono: dolore, rigidità e contrattura della colonna vertebrale lombare, irradiazione dolorosa all’inguine, ginocchio e la parte antero-interna della coscia e deficit del quadricipite.
Ho sempre sofferto per i dolori alla schiena e mi riempivo di antinfiammatori con pochi risultati, dopo che un ortopedico mi consiglio' la ginnastica dolce frequento la palestra da 6 anni…e miracolo!i dolori sono solo un brutto ricordo!
un commento cosi fa capire quanto importante sia prendersi cura di se anche con l'attività fisica mirata, brava!
Mio marito soffre tantissimo di mal di schiena, e ancora non è riuscito a trovare un rimedio efficace..ho letto il tuo post con molta attenzione e l'ho trovato davvero interessante ..stasera quando torna dal lavoro glielo faccio leggere anche a lui!!!
Troppo utili questi post cara Chiara! Mi ero persa quello sulla zona cervicale, vado a vedere subito visto che i miei problemini si concentrano lì!
su youtube trovi anche i miei video tutorial
Questo sulla zona lombare è utilissimo, devo farlo leggere a mia mamma ^^
c'è anche il video
Trovo questo post utilissimo e molto importante! Meno male non soffro di mal di schiena ma molto molto interessante! Grazie mille per questo post eccellente!!! Buona serata 🙂
Ottimi consigli!
http://www.dietabianchini.com
articolo molto interessante,farò tesoro di queste informazioni..