Osteoporosi: Definizioni e consigli
L’osteoporosi è definita come “una patologia ad eziopatogenesi multifattoriale caratterizzata da patologica riduzione della massa ossea e da alterazioni micro architetturali del tessuto osseo con conseguente aumento della fragilità ossea e della predisposizione a fratture”.
L’evoluzione della massa ossea segue due fasi:
- fase di incremento fino ai 30-35 anni
- fase di decremento con progressiva e continua riduzione della massa ossea.
- post-menopausale –> dovuta alla progressiva riduzione della produzione di estrogeni, colpisce il 5-29% delle donne dopo la menopausa e compare entro i primi 20 anni dall’inizio della menopausa. Si stima una perdita del tessuto osseo del 5% all’anno. Interessa particolarmente l’osso trabecolare, quindi la colonna vertebrale.
- senile –> colpisce entrambi i sessi dopo i 70 anni interessando fino al 6% della popolazione. Colpisce l’ossa trabecolare e corticale, questo comporta rischio di fratture a livello della colonna vertebrale, le ossa lunghe e il bacino.
- malattie endocrine metaboliche
- malattie neoplastiche
- malattia broncopneumo cronica ostruttiva
- insufficienza renale
- malattie del tratto gastro intestinale (celliachia)
- immobilità prolungata
- uso cronico di farmaci, deficit nutrizionali, abuso di alcool cronico e fumo di sigaretta
- Definizione della massa ossea –> attraverso l’esame denominato MOC. Il medico di famiglia, sulla base delle indicazioni della nota AIFA 79, può prescrivere sul normale ricettario regionale questo semplice esame diagnostico. Si è in caso di osteoporosi quando dall’esame diagnostico, MOC, la densità della massa ossea oscilla tra -2.5 e -4.0.
- Conoscere i fattori di rischio–> età, razza bianca, pregresse fratture, storia famigliare di osteoporosi, immobilizzazione prolungata, perdita di peso ed eccessiva magrezza, deficit estrogenico, scarso apporto di Vitamina D3 e Calcio, terapie prolungate con cortisonici, disendocrinie, alcolismo, tabagismo, abuso di caffeina.
- Questionario dell’indice di frattura, composto da 10 domande che il medico può porre ai soggetti sopra i 40 anni.
- Dieta bilanciata–> alimenti ricchi di Vitamina D e Calcio.
- Assunzione di calcio–> Ricordiamo che i cibi ricchi di calcio sono: latte e latticini, frutta secca, formaggi stagionati, ortaggi, pesce, acque minerali ricche di calcio e povere di sodio. Il fabbisogno giornaliero per un adulto è di circo 800-1000 mg, in post menopausa e per soggetti > 65 anni è di 1500 mg.
- Assunzione Vitamina D
- Assunzione di farmaci attivi
- Prendere il sole–> fonte naturale di Vitamina D
- Attività motoria e postura–> necessaria per raggiungere come obiettivi: la stimolazione gravitazionale meccanica su tessuto osseo per far posizionare il calcio da parte degli osteoblasti; la stimolazione muscolare con effetto meccanico su inserzioni tendinee sollecitando immediatamente la struttura ossea trabecolare sollecitandola; migliorare la postura e la coordinazione, quindi migliorare il benessere fisico in generale.
- Precauzioni domestiche–> stanze illuminate a sufficienza, fare attenzione a gradini (osservare, appoggiarsi ad un supporto), al letto (se troppo alto o con rialzo), indossare pantofole idonee, fare maggiore attenzione se si assumono farmaci che possono causare squilibri coordinativi.
Lo Squat
In piedi, braccia distese davanti a se, all’altezza delle spalle, scendere lentamente con il bacino fino a formare un angolo di 90° con le cosce. Contare fino a 5 e tornare alla posizione di partenza. Ripetere 10 volte per 3 serie. Aiuta a rafforzare i muscoli del bacino, delle gambe, dell’addome e dei glutei.
Consigliato per chi ha una buona autonomia motoria e una buona coordinazione.
I piegamenti sulle braccia
In piedi, mani appoggiate ad un tavolo abbastanza alto, flettere le braccia quanto si riesce. L’importante è che il tronco rimanga in linea con le gambe, e non bisogna inarcare la schiena. 3 serie da 10 ripetizioni ciascuna.
Utile per tonificare i muscoli delle braccia, del petto e dell’addome.
Camminare
Consigliato svolgere una bella passeggiata all’aria aperta, possibilmente immersi nella natura, in un parco nelle ore più calde della giornata in inverno e nelle ore più fresche in estate, per almeno 20 minuti, cercando di coordinare braccia e gambe.