Il fitness e le scarpe magiche, una bufala?

Il fitness e le scarpe magiche, una bufala?

Qualche anno fa, a ridosso della stagione primavera-estate, imperversavano nelle televendite le scarpe “dimagranti”, quelle orrende barche che promettevano l’immediato dimagrimento. Quest anno sono ritornate in auge nelle televendite, con anche mega promozioni. Ma vi siete mai domandati se sono realmente “magiche”?

Di modelli in giro ne esistono tanti, la classica suola a “banana” (MBT) si basa sul principio dell’instabilità. Tramite caratteristiche tecniche differenti obbligano l’utilizzatore a “rivedere” costantemente il proprio assetto d’equilibrio durante la camminata o semplicemente per mantenere la posizione eretta. Questi continui spostamenti obbligano i muscoli posturali e soprattutto quelli degli arti inferiori ad un lavoro diverso rispetto al solito.
In generale questa tipologia di suola sulla base di questi principi non può che apportare dei benefici, ma in realtà bisogna considerare diversi aspetti.
Soprattutto per quanto riguarda la scarpa tipo MBT (a banana), inizialmente venivano proposte come scarpe ideali per chi soffre di mal di schiena e consigliate a chiunque ne soffrisse. Personalmente non ho avuto modo di testarle, non soffro di particolari problemi, ma leggendo nei vari blog si trovano pareri discordanti, e il motivo è semplice: non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti la stessa postura. Sugli eventuali benefici della sua “funzione antalgica” non posso pronunciarmi, ma il consiglio è sempre consultare il proprio medico di fiducia o chiedere una valutazione posturale!
Per quanto riguarda invece, il principio secondo il quale il loro utilizzo dovrebbe permettere un maggiore consumo calorico e un effetto tonificante rispetto ad una calzatura normale, sono sempre stata molto molto scettica. Incuriosita dall’argomento, ho visitato diversi blog, letto studi di alcune Università Americane. Diversi studi sembravano validi e dichiaravano di aver riscontrato un coinvolgimento muscolare maggiore (del 18/20% in più) rispetto a calzature da running convenzionali, soprattutto dei muscoli posteriori della coscia, dei polpacci e dei glutei.
Dato che lo scetticismo è sempre duro a morire, ho continuato a cercare studi più recenti e sicuramente più completi, e ho trovato un articolo scientifico dell’ACE (American Council on Exercise), di cui vi lascio il link , se volete per caso curiosare anche voi:

http://www.acefitness.org/getfit/studies/toningshoes072010.pdf

Alcuni ricercatori dell’ ACE (American Council on Exercise), hanno fatto un test comparativo tra le più famose scarpe “destabilizzanti” in commercio e una scarpa da corsa normale. L’ACE è un’organizzazione no profit impegnata a veicolare ed arricchire la qualità della vita attraverso l’attività fisica ed ha nella sua “mission” la protezione del consumatore contro i prodotti inefficaci che spesso abbondano nel modo del Fitness.
Le scarpe prese in considerazione sono state le seguenti:
1. Reebok Easy Tone
2. Skechers
3. MTB
4. Scarpe da running convenzionali
I parametri presi in considerazione sono stati quattro:
1. HR (Heart Rate- Frequenza cardiaca)
2. Vo2 (consumo d’ossigeno)
3. K/cal (calorie consumate)
4. RPE (percezione soggettiva della fatica)
La prova prevedeva una camminata su tapis roulant a diverse andature e pendenze, nella fattispecie il test prevedeva 5 minuti di camminata a 3 miglia orarie allo 0% di pendenza, 5 minuti a 3,5 miglia orarie e altri 5 minuti a 3,5 miglia orarie al 5% di pendenza. Ai soggetti, tutti di sesso femminile in età compresa tra i 19 e i 27 anni, è stato applicato un cardio frequenzimetro, un misuratore del consumo d’ossigeno ed un elettromiografo (apparecchio che serve a valutare l’intensità di contrazione di un muscolo).
Lo studio dell’ ACE ha fornito dati schiaccianti sull’inefficacia delle scarpe cosiddette “destabilizzanti” mostrando evidentemente che il loro utilizzo non porta nessun aumento percentualmente significativo del consumo calorico, d’ossigeno, della frequenza cardiaca, della tensione muscolare dei gruppi muscolari coinvolti. Ciò significa che non tonificano assolutamente i glutei e non fanno dimagrire maggiormente di una comune scarpa da running!!
Come ogni articolo scientifico, i risultati sono da prendere con le pinze, non sapendo chi abbia commissionato o meno lo studio, ma non sono certo da sottovalutare!
Detto questo, ricordatevi che:
Non esistono scorciatoie se volete dimagrire, una sana alimentazione e attività fisica personalizzata sulle proprie esigenze sono l’unico e valido mezzo per il vostro obiettivo finale!
Chiara R.
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