Ginnastica posturale: Zona dorsale e toracica

Ginnastica posturale: Zona dorsale e toracica

Continuiamo il viaggio nella ginnastica posturale (Ginnastica posturale – Zona Cervicale) affrontando la zona dorsale e toracica.

Anatomia

Il torace è la zona compresa tra il diaframma e il collo. Contiene molti organi vitali tra i quali il cuore e i polmoni, che vengono protetti dalla gabbia toracica. La gabbia toracica prende origine dalla colonna vertebrale, dalle 12 vertebre corrispondenti prendono origine le 12 coste. Nell’uomo si contano 12 paia di coste, le prime 7 si chiudono nello sterno e sono dette coste vere o sternali, l’ottavo, il nono e il decimo paio sono dette coste false perché si congiungono allo sterno indirettamente, attraverso le cartilagini delle coste immediatamente soprastanti. Le ultime due paia sono dette coste fluttuanti poiché libere anteriormente.Per quanto riguarda la struttura muscolare, nella zona dorso-toracica si trovano i muscoli addominali. I muscoli addominali sono importantissimi per la postura, sono divisi in quattro fasce distinte e disposti tra il torace e il bacino, anteriormente, posteriormente e lateralmente.
  • Il muscolo addominale trasverso: muscolo interno, non visibile, origina dalle ultime 6 coste e dalla fascia toraco-lombare, avvolge la schiena orizzontalmente e il tronco lateralmente, aiuta a tirare in dentro la pancia;
  • Il muscolo addominale interno obliquo: origina dalle creste iliache e si dirige a ventaglio posteriormente e anteriormente, si inserisce sulle ultime 3 coste, aiuta a piegare avanti e lateralmente il corpo;
  • Il muscolo addominale esterno obliquo: muscolo superficiale, origina dalle ultime 8 coste, sopra il muscolo addominale interno obliquo. Aiuta a piegare in avanti il busto e per la rotazione;
  • Il muscolo retto addominale: origina dallo sterno e dalla V,VI, VII costa e scende verticalmente verso il basso per inserirsi sull’osso del pube. Aiuta a flettere il busto sul bacino e viceversa.
Fanno parte della parte toracica i seguenti muscoli:
  • Gran pettorale: composto da 3 corpi: il capo clavicolare, il capo sterno-costale, il capo addominale. Aiuta a ruotare e addurre l’omero, sollevare il tronco e in parte contribuisce nel lavoro della respirazione.
  • Piccolo pettorale: in profondità rispetto al gran pettorale. Ha origine nella III; IV e V costa, i tre fasci convergono e si allacciano alla scapola. E’ un muscolo inspiratore, la sua contrazione innalza e abbassa la scapola.
Posteriormente troviamo:
  • Grandi dorsali: coprono tutta la parte laterale e inferiore del dorso fio ad arrivare alla cavità dell’ascella. Svolge numerosi funzioni, ovvero: muovere l’omero, sollevare il tronco, innalzare le coste, anti versione bacino.

Patologie zona dorsale

Dolore che interessa il tratto dorsale della colonna vertebrale o che si irradia lungo le arcate costali (lateralmente a destra e/o a sinistra), le cause possono essere:

  • Dorsalgie posturali: hanno una netta caratteristica professionale, infatti sono riscontrabili in tutte quelle attività che richiedono atteggiamenti scorretti, specie in flessione della colonna vertebrale, protratti nel tempo. Sintomi: – il dolore compare (o è massimo) quando si assume la posizione lavorativa abituale; diminuisce con il riposo o la mobilizzazione. – spesso il dolore è all’angolo superiore o al margine interno della scapola (sindrome scapolo-costale), altre volte in tratti diversi della colonna dorsale. – contrattura della muscolatura paravertebrale (la muscolatura che accompagna, a mo’ di nastro, il lato destro e sinistro della colonna vertebrale).
  • Artrosi della colonna dorsale: rare ma possono comparire alterazioni artrosiche. Tale alterazioni possono essere precoci e in relazioni allo sviluppo di una malattia di Scheuermann in età giovanile, in questo caso il dolore può comparire in età adulta. Sintomi: – riduzione della libertà di movimento- dolore non ben localizzato, spesso con andamento ciclico (maggiore al primo mattino, diminuisce con il movimento, si riacutizza con il carico prolungato)- talvolta coesiste una ipercifosi della colonna (aumentata curvatura in avanti della colonna)- alterazioni disco-articolari possono dare dolore alla pressione di una o più apofisi spinose (l’apice vertebrale sporgente sulla linea centrale della schiena) con possibile irradiazione lungo l’arco costale corrispondente.
  • Malattia di Forestier: E’ una particolare forma di artrosi, a genesi sconosciuta, seppure nel 50% dei casi sia presente in questi pazienti un’intolleranza ai carboidrati, e frequentemente una iperuricemia (aumento dell’acido urico), un’iperglicemia (diabete) e dislipidemie (come un aumento dei trigliceridi, del colesterolo, ecc.): da ciò deriva la denominazione “dismetabolica”. Interessa con maggior frequenza il sesso maschile, comparendo in età adulta. E’ frequente, oltre all’interessamento della colonna dorsale, una tendenza alla calcificazione delle varie inserzioni tendinee (polientesopatia) come ad esempio gli speroni calcaneari, calcificazioni della cuffia dei rotatori (spalla), al gomito, ecc. A livello dorsale è presente una caratteristica “colata” osteofitosica (calcificazioni grossolane tese tra una vertebra e l’altra). Sintomi: frequentemente il dolore è scarso e la mobilità della colonna rimane discreta.
  • Osteoporosi: E’ una diminuzione quantitativa della massa ossea di un segmento scheletrico (per una trattazione più esauriente vedi osteoporosi). Sintomi: – inizialmente è una malattia asintomatica o con sintomi lievi e sfumati (simili a quelli dell’artrosi)- in fase avanzata compare il dolore, frequentemente con comparsa subdola, altre volte acutamente dopo un movimento di flessione o il sollevamento di un peso- il dolore è dovuto alla comparsa di microfratture o a fratture radiologicamente evidenziabili che interessano con maggior frequenza le ultime vertebre toraciche (D11-D12) o le medie toraciche: è un dolore continuo che aumenta con il carico; è abbastanza localizzato e solitamente tende a regredire dopo 3-5 settimane- aumenta la cifosi dorsale (la curvatura in avanti della colonna) e ad ogni episodio di collasso vertebrale si può avere una diminuzione dell’altezza del paziente di 2-4 cm.
  • Manifestazioni riflesse di malattie viscerali.
  • Malattia di Scheuermann: E’ una malattia che causa alterazioni di tipo necrotico-degenerativo di alcuni corpi vertebrali (solitamente tre o più vertebre dorsali) ad eziologia (genesi) incerta: probabilmente causata da minore apporto ematico od occlusione vasale.Colpisce nel periodo di accrescimento, in cui è maggiore l’attività osteogenetica. Sintomi: è generalmente indolore ed è caratterizzata da un progressivo incurvamento del dorso in avanti (accentuazione della cifosi dorsale) con una iperlordosi lombare di compenso (accentuazione della curva lombare in dietro).Predispone ad alterazioni artrosiche precoci in età adulta, con la sintomatologia a queste legate.
In assenza di situazioni patologiche stabilizzate (deformità congenite, anomalie strutturali, infiammazioni degenerative, intolleranze alimentari, ecc.) il dolore cervicale, dorsale o lombare è causato principalmente da:
posture errate protratte per lungo tempo (attività professionale, guida auto, televisione, lettura, ecc.). L’eccesso di peso corporeo può contribuire all’insorgenza del dolore in quanto alla postura errata alterata unisce un carico ulteriore sulle vertebre e sulle articolazioni;
rigidità o scarso tono della muscolatura inserita sulla colonna vertebrale. La prima può essere dovuta anche allo stress psichico che fa assumere atteggiamenti contratti a varie regioni del corpo. La seconda dipende essenzialmente dal sedentarismo e, quindi, dalla perdita di forza muscolare

Posture e sollecitazioni della colonna vertebrale

Il tratto della colonna vertebrale cervicale e dorsale è continuamente sollecitato dall’attività quotidianamente svolta, in particolare è sollecitato da alcune posizioni assunte per un tempo prolungato. Viene esercitata una trazione sulle radici
spinali e sui rivestimenti nervosi (in posizione di flessione) e una possibile compressione dell’arteria vertebrale (in posizione di estensione). Subisce anche la trazione esercitata dal peso degli arti superiori sull’area che congiunge la regione cervicale con quella toracica (vedi “In forma davanti al Personal Computer”).
Le posizioni fisse dovrebbero essere fisiologicamente corrette e interrotte di frequente, almeno ogni ora, assumendo posizioni di rilassamento del tratto cervicale e dorsale ed eseguendo possibilmente semplici esercizi di mobilità articolare e allungamento muscolare.
Il tratto lombare è solitamente il più sollecitato in quanto quasi tutto il peso del busto grava su di esso.
Nei casi in cui il tratto è fortemente sollecitato da posture non fisiologiche, il carico può presentarsi non distribuito uniformemente su tutto il disco intervertebrale ma gravare “di punta” sul bordo posteriore. Col tempo, sia a causa di questa situazione fisiologica, sia dell’invecchiamento delle cartilagini, possono instaurarsi delle situazioni meccaniche che comprimono i fasci nervosi e quindi provocano l’insorgenza del dolore. In questa situazione si può avvertire dolore anche soltanto estendendo la schiena all’indietro. La posizione seduta, invece, grazie al raddrizzamento della colonna lombare, attenua il dolore.
Attenzione quindi a:
  • come si sollevano i carichi
  • come si sta seduti in automobile, davanti ad un pc
  • come si dorme
Vedi foto allegate!
Come per la zona cervicale, vi rimando ad un mini video di piccoli e facili esercizi da eseguire a casa in piena tranquillità e comodità: Video tutorial 
Chiara R.
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