Caffè al ginseng, conosciamolo

Caffè al ginseng, conosciamolo

Il nome Ginseng deriva dalla parola cinese “rensheng” che significa uomo, nome che richiama la struttura antropomorfa della radice. In Cina è conosciuto da oltre 4000 anni, per i cinesi possiede tutte le virtù terapeutiche, preventive, curative ed energetiche immaginabili, ma il suo uso col tempo si è allargato agli altri Stati.
Il Ginseng è una droga costituita dalle radici disseccate del Panax ginseng C.A. Meyer. Ha un odore tenue e caratteristico, sapore leggermente piccante, amarognolo all’inizio, poi dolciastro e leggermente mucillaginoso.
Il principio attivo della radice del ginseng è di grande complessità chimica ed è oggetto di numerosi studi scientifici, ma ancora oggi, non è stato possibile sintetizzarlo totalmente in laboratorio. Nella radice vi sono delle sostanze come lo zolfo, il magnesio, il calcio e lo zinco, e sono inoltre presenti quantità di vitamine B1, B2 e B6.

Studi moderni hanno evidenziato un’azione dei componenti del Ginseng sul Sistema Nervoso Centrale, dove manifestano un’azione di modulazione dello stato di eccitazione dei neuroni centrali in modo da favorire una risposta ottimale agli stimoli esterni e interni. Per questa ragione il Ginseng gode fama di rimedio antistress e di “stimolante” naturale, anche se in realtà il manifestarsi di un effetto risvegliante dipende dalla specifica situazione di chi lo assume. Come spesso avviene negli studi farmacologici sulle erbe, gli effetti della somministrazione di estratto della radice di Ginseng hanno mostrato effetti contraddittori a seconda della dose e della situazione particolare del soggetto. Pare comunque accertato che l’assunzione di Ginseng abbia alcuni importanti effetti terapeutici:
  • aumenta notevolmente le resistenze dell’organismo ai fattori di stress (compresa l’esposizione a temperature ambientali estreme)
  • migliora la risposta all’insulina in pazienti affetti da diabete di grado lieve
  • migliora l’appetito
  • aumenta la resistenza alla fatica
  • allevia la stanchezza
  • rafforza le difese immunitarie, riducendo i rischi di influenze, raffreddori, e malanni di stagioni grazie alla Vit. C
  • previene l’osteoporosi, grazie al suo contenuto di sali minerali
  • sembrerebbe abbassi il colesterolo LDL, il colesterolo cattivo, e incrementerebbe il colesterolo HDL, il colesterolo buono.
Sono stati anche evidenziati alcuni benefici estetici, quali:
  • proprietà antiossidanti e tonificanti. Impazzano nei negozi specializzati creme tonificanti a base di ginseng!
Per quanto riguarda le controindicazioni, come per il caffè, esse nascono da un abuso, un sovra dosaggio, che comporterebbe  cefalea, insonnia, palpitazioni e aumento della pressione arteriosa. E’ sconsigliata l’assunzione per i soggetti ipertesi, per chi soffre di ulcera duodenale e di insonnia grave, in gravidanza e in allattamento-poichè contiene fitosteroli-, e quando si assumo determinati farmaci (ipoglicemizzanti orali e/o antiaggreganti piastrinici, psicofarmaci o ansiolitici).
L’assunzione di ginseng insieme a sostanze contenenti ferro, come il caffè, nè riducono gli effetti.
Per quanto riguarda il caffè al ginseng, esso non è altro che caffè addizionato con un preparato solubile della radice di ginseng. La bevanda nell’aspetto è simile al caffellatte avendo come ingredienti crema di latte (solitamente di origine vegetale), zucchero, caffè istantaneo e estratto secco di ginseng. L’effetto sull’organismo è estremamente soggettivo: può essere energizzante, ma anche distensivo, a seconda della predisposizione del soggetto.
Chiara R.
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